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ULTIME NOTIZIE DAL GES
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| WINTER TRAIL "Golf del Ducato" - lunedì 22 gennaio 2024Grande successo del 12° Winter Trail "Golf del Ducato" con più di 500 Atleti che si sono sfidati sulle tre distanze 10K 15K 25K. Anche la camminata AVIS Sala Baganza ha avuto una grande partecipazione con 200 camminatori. GRAZIE A TUTTI
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| Donazione in occasione del 30° anniversario GES - martedì 6 giugno 2023 |
| TREKKING SARDEGNA - venerdì 20 gennaio 2023
TREKKING DEL SUD-OVEST DELLA SARDEGNA
Tra suggestivi panorami e selvagge spiagge in un contesto naturale unico e di grande fascino
07-11 giugno 2023
“cinque giorni insieme ad una guida ambientale escursionistica tra piacevoli camminate e rilassanti bagni in acque cristalline”
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| WINTER TRAIL 2023 - domenica 15 gennaio 2023 |
| DONAZIONE DIONIGIO TONDELLONI - lunedì 19 dicembre 2022 |
| DONAZIONE SCUOLA SECONDARIA - mercoledì 23 novembre 2022 |
| DIONIGIO TONDELLONI - giovedì 11 agosto 2022
Molti di noi hanno espresso la volontà di "fare qualcosa" in memoria di Dionigio Tondelloni
Per correttezza abbiamo chiesto ai famigliari che, per gratitudine e riconoscenza nei confronti di chi ha assistito il loro caro, hanno manifestato il desiderio di premiare con una piccola offerta in denaro questa struttura:
UNITA' OPERATIVA DI MEDICINA ONCOLOGICA DI REGGIO EMILIA
Pertanto chi desidera contribuire a questa iniziativa, naturalmente con offerta libera, è pregato di comunicarlo a,
Rodolfi Mauro
Ghiretti Rodolfo
Sicuri Franco
Violi Antonio
Gruppo Escursionistico Salese
Crédit Agricole
Agenzia Sala Baganza
IT69W0623065891000057460266
Grazie a nome della Famiglia di Dionigio e degli Amici del GES
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| Articolo Winter Trail 2022 - lunedì 14 febbraio 2022
FOTO WINTER TRAIL "GOLF DEL DUCATO 2022"
FOTO WINTER TRAIL "GOLF DEL DUCATO 2022" A
Sala Baganza (PR) - 10^ Winter Trail "Golf del Ducato"
Si è corso ieri mattina a Sala Baganza, fra il campo da golf e gli spettacolari Boschi di Carrega, la 10^ edizione di uno spettacolare trail che ha visto al traguardo circa 350 competitivi divisi sui percorsi di 15 e 26 km.
A vincere la gara corta di 15 km, nella quale sono giunti al traguardo in 246, è stato Gian Maria Savani (Around the Atom) in 1:04:02, alle sue spalle il modenese Omar Stefani (Atl. Lecco) in 1:04:14, terzo Andrea Giuseppe Zenenga (Bike & Run) in 1:06:39.
Tra le donne ennesima vittoria per la reggiana Isabella Morlini (Atletica Reggio) in 1:17:15, alle sue spalle Francesca Bertolini (Circolo Minerva) in 1:21:46 e Giulia Giordani (Atl. Manara) in 1:23:57.
Nella gara lunga di 26 km con 109 atleti al traguardo, ancora una vittoria reggiana con Riccardo Garbini (Team Amorotto Carpineti) che ha dominato chiudendo con ampio margine su tutti gli avversari in 1:32:38, secondo Saimir Xhemalaj (Mud & Snow) in 1:37:26, terzo Stefano Viasconti (Team Vengo Li) in 1:39:08.Tra le donne ancora una reggiana sugli scudi, si tratta di Rossella Munari (ASD Sampolese) che ha vinto in 2:07:57 davanti ad Elena Di Vittorio (Cus Parma) in 2:12:38, terza Francesca lesignoli (Cus Parma) in 2:17:39.
Nel complesso si è trattato di una manifestazione ben riuscita e ben organizzata dal Gruppo Escursionistico Salese sotto il coordinamento tecnico del Comitato UISP Parma.Nel dopo gara i podisti non hanno nascosto la loro soddisfazione per il bellissimo percorso che ha visto gli atleti calcare i campi del "Golf del Ducato" ed i sentieri del Parco Regionale dei Boschi di Carrega con passaggi molto suggestivi tra laghetti e antiche dimore nobiliari.
SELEZIONE DI IMMAGINI DEL SERVIZIO FOTOGRAFICO ENDUPIX
Si è corso questa mattina tra Sala Baganza, i suoi campi da golf e gli spettacolari Boschi di Carrega, la 10^ edizione di uno spettacolare trail che ha visto al traguardo circa 350 competitivi divisi sui percorsi di 15 e 26 km.
A vincere la gara corta di 15 km, nella quale sono giunti al traguardo in 246, è stato Gian Maria Savani (Around the Atom) in 1:04:02, alle sue spalle il modenese Omar Stefani (Atl. Lecco) in 1:04:14, terzo Andrea Giuseppe Zenenga (Bike & Run) in 1:06:39.
Tra le donne ennesima vittoria per la reggiana Isabella Morlini (Atletica Reggio) in 1:17:15, alle sue spalle Francesca Bertolini (Circolo Minerva) in 1:21:46 e Giulia Giordani (Atl. Manara) in 1:23:57.
Nella gara lunga di 26 km con 109 atleti al traguardo, ancora una vittoria reggiana con Riccardo Garbini (Team Amorotto Carpineti) che ha dominato chiudendo con ampio margine su tutti gli avversari in 1:32:38, secondo Saimir Xhemalaj (Mud & Snow) in 1:37:26, terzo Stefano Visconti (Team Vengo Li) in 1:39:08.Tra le donne ancora una reggiana sugli scudi, si tratta di Rossella Munari (ASD Sampolese) che ha vinto in 2:07:57 davanti ad Elena Di Vittorio (Cus Parma) in 2:12:38, terza Francesca Lesignoli (Cus Parma) in 2:17:39.
Nel complesso si è trattato di una manifestazione che ci ha riportato a respirare un aria nuova visto i due anni difficili che abbiamo passato, organizzata dal Gruppo Escursionistico Salese sotto il coordinamento del Comitato UISP Parma. Nel dopo gara i podisti non hanno nascosto la loro soddisfazione per il bellissimo percorso che ha visto gli atleti calcare i campi del "Golf del Ducato" ed i sentieri del Parco Regionale dei Boschi di Carrega con passaggi molto suggestivi tra laghi e antiche dimore nobiliari.
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| WINTER TRAIL "GOLF DEL DUCATO - venerdì 4 febbraio 2022 |
| DONAZIONE ANTI COVID - lunedì 14 settembre 2020
Donazione del Gruppo Escursionistico Salese per ricordare l'amico Rolando Ferrari.
Covid, raccolta fondi: donazione dal Gruppo Escursionistico Salese. Un altro prezioso contributo a chi si trova in difficoltà economiche.
Il presidente Rodolfi: «Lo abbiamo fatto con il cuore, nel ricordo dell’amico Rolando Ferrari» Prosegue lo slancio di generosità di cittadini e associazioni salesi per sostenere la raccolta fondi destinata a far fronte ai bisogni determinati dall’emergenza covid19. Durante la fase più acuta della pandemia, il Comune di Sala Baganza, come tantissimi altri Comuni d’Italia, e insieme agli altri comuni dell’Unione Pedemontana Parmense, ha infatti lanciato una raccolta fondi attraverso un conto corrente comunale solidale.
Raccolta che ad oggi ammonta a 28.102,30euro.
Recentemente è arrivata una donazione anche dal GES, il Gruppo Escursionistico Salese guidato dal presidente Mauro Rodolfi. «Donare versando sul conto aperto dal Comune è per noi stato un atto naturale e dovuto in queste circostanze così tristi – spiega Rodolfi –. Lo abbiamo fatto con il cuore e in ricordo del nostro caro amico e associato Rolando Ferrari, scomparso a causa di un incidente occorso in montagna nei primi mesi di quest’anno». La donazione del GES si va ad aggiungersi a quelle di altre associazioni salesi come il Circolo anziani “Ivo Vespini”, il Gruppo Alpini, la sezione comunale dell’AVIS e la Pro Loco.
«Un grazie sentito va a tutti coloro che stanno dimostrando la loro solidarietà – commenta l’assessore alla Sanità e ai Servizi sociali Giuliana Saccani – a gruppi, associazioni e privati cittadini, che per privacy non nominiamo ma che hanno dimostrato quanto grande sia il loro cuore nel momento del bisogno». Si ricorda che è ancora possibile dare il proprio contributo, attraverso il conto corrente aperto presso l’Istituto tesoriere, Cariparma di Parma e Piacenza – Crédit Agricole – codice IBAN IT21C0623065891 000057397319. Per poter usufruire della detrazione d’imposta, prevista sia per le persone fisiche sia per le imprese, è necessario indicare nella causale di versamento, oltre al codice fiscale di chi effettua il versamento, la dicitura “Emergenza Covid 19”.
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| Monte Gottero - mercoledì 1 luglio 2020
Il GES è ripartito!
Monte Gottero 27 giugno 2020
Dopo la pausa obbligata da lockdown, il Gruppo Escursionistico Salese ha organizzato una panoramica gita sul nostro appennino con il Monte Gottero 1639 m. come meta. Prima della partenza, il Responsabile dell’escursione Mauro Rodolfi ha illustrato le norme di comportamento previste dal CAI e ha provveduto ha ripartire i partecipanti in due gruppi, per evitare assembramenti durante le soste. Il punto di partenza, raggiunto con auto proprie, era il Passo della Cappelletta presidiato da una serie di moderni “mulini a vento” (pale eoliche). Lungo i segnavia dell’Alta Via Ligure si è risaliti al Passo del Lupo 1155 m. e raggiunto il bivio a quota 1300 m., una deviazione a destra ha portato gli escursionisti sulla cima del Monte Gottero a 1639 m.
Tempo stabile e ventilato. La leggera foschia non ha impedito di ammirare un panorama a 360 gradi: il Penna, i rilievi dello Zatta, il golfo di La Spezia, le principali cime delle Apuane e le cime di casa nostra Orsaro, Braiola, ecc.
L’itinerario in discesa tra ombrose faggete ha raggiunto la Foce dei tre Confini: Ducato di Parma, Regno di Sardegna e Graducato di Toscana. Una serie di saliscendi riporta al bivio a quota 1300 m. e da qui in breve si ritorna al Passo della Cappelletta.
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| Da Ciano d’Enza alla Rupe di Canossa - mercoledì 5 febbraio 2020
Il trekking del GES da Vico (Ciano d’Enza) alla Rupe di Canossa
I capricci del meteo, di questo strano inverno, hanno costretto i responsabili del GES dapprima a rinviare l’escursione del 25 gennaio e in seguito, a sostituire la meta dalla cima del monte Santa Cristina ad un anello attorno al Castello di Canossa. Questo itinerario in collina è stata la scelta più azzeccata per un primo febbraio imbronciato che minacciava piovaschi.Un discreto numero di partecipanti, partiti dalla frazione di Vico, sono risaliti lungo carraie inerbate sino al Borgo di Grassano. La discreta visibilità ha permesso di ammirare sui rispettivi crinali il ben conservato castello di Rossena sulla destra e i ruderi del maniero di Canossa sulla sinistra. Anche il borgo di Grassano, con le sue case in pietra ben restaurate, presenta interessanti spunti architettonici come la sua squadrata casa torre. Un breve percorso, su stradine quasi prive di traffico, porta alla successiva frazione di Grassano Pietre e da qui in parte su asfalto e poi su strada bianca si raggiunge il versante ovest della Rupe di Canossa. Il pranzo al sacco, con il conforto del vicino bar, sul piazzale del Castello di Canossa ha concluso la prima parte dell’escursione. Il percorso di rientro su carraie erbose ha dapprima sfiorato l’abitato di Riverzana, con i suoi caratteristi laghetti, per poi inoltrarsi nel solco del Rio Vico che i partecipanti hanno dovuto ripetutamente guadare, per seguire il segnavia 640. Nei declivi a valle di Riverzana, per contrastare la crescente popolazione di cinghiali, erano posizionate a distanze regolari delle mangiatoie. Quest’ultime consentono di limitare i danni al territorio e di facilitare l’abbattimento del numero di esemplari in eccesso.
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| Winter Trail Golf del Ducato - giovedì 9 gennaio 2020 |
| Articolo della Gazzetta del trekking di Vallezza - venerdì 29 marzo 2019 |
| L'ORO NERO TRA IL VERDE - venerdì 29 marzo 2019Escursione e visita ai luoghi del petrolio di Vallezza
Sabato 23 Marzo 2019
Chi non lo ha mai visto, immagina un luogo di estrazione del petrolio come una zona arida e spoglia infestata da tralicci, tubazioni e macchinari arrugginiti, che devastano il paesaggio circostante. Dopo l’abbandono dell’attività estrattiva, la natura ha ripreso possesso della conca che ospitava i capannoni e le strutture della SPI e attualmente, i resti di questa archeologia industriale e i boschi che la circondano sono entrati in simbiosi, creando un vero e proprio museo nel verde. La Sig.ra Donatella Canali dello IAT di Fornovo ha sintetizzato, con simpatia e professionalità, la storia di questo insediamento, dall’origine nel 1905 all’abbandono nel 1994. Si è poi soffermata sui metodi di perforazione dei pozzi di “olio di sasso”, dal rudimentale piccone e secchio, con “pozzari” che si alternavano nello scavo per sopravvivere alle esalazioni di gas, sino ai moderni “derrick” con scalpelli a percussione o frese. Erano oltre 60 i partecipanti a questa particolare escursione, organizzata dal GES CAI di Sala, l’Associazione Help for Friends e dallo IAT di Fornovo. Luogo di partenza la Parrocchiale di Neviano dei Rossi. Breve discesa nella conca sottostante per visitare il cantiere, dove esperti meccanici realizzavano e riparavano le attrezzature. I due capannoni, di una certa eleganza architettonica, considerato il loro utilizzo, ospitano numerosi esemplari di attrezzature (valvole, martinetti idraulici, pompe), utensili e macchinari d’epoca. All’esterno una impressionante collezione di enormi motori diesel, accoppiati a pompe di aspirazione, compressori, lance per scavo ed estrazione, un esemplare di derrick texano e un vecchio camion. Si prosegue scendendo al ponte sul Rio Gambiola per risalire ripidi pendii erbosi sino a raggiungere la strada sottostante Selva Smeralda, con magnifici panorami sulla conca di Vallezza. Pochi tratti di asfalto per raggiungere una sterrata a sinistra che scende ad un pozzo, tuttora attivo e collegato alla Centrale di Pompaggio. La Centrale di Pompaggio, ospitata in una struttura in legno, ben inserita nel querceto che la circonda, è un capolavoro di ingegneria del novecento. Il fulcro del sistema è un’enorme ruota di circa 2 m. di diametro. I pozzi di estrazione sono disposti a raggera nel terreno sottostante, ognuno dotato di un sistema di pompaggio a leva, simile alle vecchie pompe per acqua dei cortili. Ogni leva è collegata alla ruota motrice tramite una fune d’acciaio di lunghezza variabile, anche più di 20 m., opportunamente guidata. Un solo potente motore elettrico aziona, mediante robuste cinghie, la ruota e permette di estrarre contemporaneamente petrolio da più pozzi. L’escursione prosegue in risalita sino al nucleo di Ronco e da qui su asfalto alla Parrocchiale di Neviano. Un ottimo rinfresco a base di malvasia, salumi locali e torte, approntato a cura della Comunità di Neviano, attendeva i partecipanti. La giornata si è conclusa con una visita guidata alla Pieve Romanica di Santa Maria Assunta di Fornovo, a cura dell’instancabile Donatella Canali.
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| FRANCIGENA DA SARZANA AMASSA - lunedì 18 marzo 201917 marzo 2019 - Francigena da Sarzana a Massa
Domenica 17 marzo una nuova tappa si è aggiunta al nostro itinerario di pellegrinaggio primaverile.
Abbiamo ripreso il cammino esattamente dal punto di arrivo dell'anno scorso: piazza Matteotti a Sarzana, con tanto di foto ricordo sotto al primo segno. Il percorso stavolta è stato prevalentemente urbano ma non sono mancati i tratti panoramici collinari, con vista su fortezze, vigneti, Apuane e mare. Alla partenza si attraversano le vie e piazzette del centro storico di Sarzana, per inerpicarsi ben presto verso la fortezza di Sarzanello, imponente sfondo per le foto ricordo. Si ridiscende verso la periferia di Sarzana dirigendosi, fra orti e villette, verso gli scavi di Luni. Buona parte del percorso sfrutta la pista ciclo-pedonale sul canale lunense, risparmiando al camminatore il traffico urbano. Dopo 11 Km di cammino, impegnato allegramente con chiacchiere e riprese fotografiche, siamo giunti a Luni dove è stato possibile visitare il sito archeologico e ristorarsi, con il proprio pranzo al sacco o al bar. Grazie al supporto del pullman abbiamo potuto evitare la parte meno interessante e più trafficata dell'itinerario per ritrovarci all'imboccatura del sentiero che da Avenza porta a Massa, attraversando le amene colline del Candia.Il sentiero in parte asfaltato ma anche sterrato, con vista sul mare e sui curatissimi vigneti, ci ha condotto per una dozzina di chilometri, in dolce saliscendi, fino alla periferia di Massa. Tutti attenti ai segni, ormai non troppo evidenti, per districarsi nel dedalo di vicoli che conducono alla Porta di Ponte San Martino da cui si accede al centro storico di Massa. Come meglio meglio festeggiare la riuscita dell'impresa se non con una conviviale birrata? Un po' di ristoro e tutti i partecipanti sono pronto per la visita del centro e la ricerca del timbro da apporre sulla credenziale del cammino, con lo stesso entusiasmo provato alla partenza.
Appuntamento alla prossima tappa. |
| Val Tidone - lunedì 11 marzo 2019 |
| QUATTRO CASTELLA - martedì 26 febbraio 2019I colli e i calanchi di Quattro Castella
Questa escursione, abbastanza impegnativa per sviluppo e dislivelli, non ha scoraggiato i 45 partecipanti che hanno risposto all’invito del GES, organizzatore dell’evento. Il clima mite di questo strano inverno e il cielo limpido hanno fatto apprezzare al meglio i paesaggi e le emergenze storiche di questo lembo di terra reggiana. Il percorso ha inizio dal parcheggio della Parrocchiale di Quattro Castella, per risalire tra querceti, sino al primo colle: Monte Vetro. Si scende poi sino al greto del Rio Bianello, per imboccare un sentiero in salita, che porta ad una vasta terrazza panoramica, a pochi passi dal lato sud del Castello di Bianello. Ancora in discesa verso il Rio Monticelli per raccordarsi al Sentiero dei Ducati e risalire poi al terzo colle: Monte Lucio. Un ultimo saliscendi nel fitto bosco consente di ammirare i resti dell’ultimo forte: Monte Zane, il più diroccato. Si divalla verso il Rio della Moia, per raggiungere la comoda carrozzabile, che porta alla chiesetta di San Bernardino e sempre su comoda stradina, alla chiesa della Madonna della Battaglia di Sedignano. Il Monte Giumigna presso Sedignano nel 1092 fu teatro della sconfitta dell’esercito dell’Imperatore Enrico IV contro quello di Matilde di Canossa. Il sagrato della chiesa della Madonna di Sedignano, nel giorno del 24 febbraio 2019, divenne invece teatro di una piacevole pausa ristoratrice per i partecipanti dell’escursione del GES. Una serie di comode carraie, alternate a sentieri, portano infine ad ammirare il paesaggio lunare dei calanchi di Bergonzano, tra i quali spicca una croce di ferro. Una gradevole discesa attraverso il Parco di Roncolo ha permesso di chiudere l’anello di questa interessante e piacevolissima gita.
Giancarlo Marusi
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| CLASSIFICHE WINTER TRAIL GOLF DEL DUCATO 2019 - domenica 13 gennaio 2019 |
| 8° MARIO DIECI - martedì 8 gennaio 20198° TREKKING MARIO DIECI
Impeccabilmente organizzato dal GES, complice una limpida giornata invernale, si è svolto sui colli sovrastanti il Baganza, questo tradizionale trekking dell’Epifania. Erano circa 200 i partecipanti desiderosi di camminare in gradevole compagnia e di smaltire l’eccesso di calorie dei pranzi delle recenti festività. Il percorso ha avuto inizio dalla Baita degli alpini in via Di Vittorio per risalire a fianco della Rocca e raggiungere attraverso via Figlie della Croce e Via del Pozzo, il settecentesco oratorio della Madonna del Castellaro. Il gruppo di camminatori ha poi proseguito per via del Pozzo per raggiungere il Monte, che con i suoi 387 m. di elevazione, offre un magnifico colpo d’occhio sulla sottostante vallata del Baganza.
Ridiscesi verso località Montale, i partecipanti hanno raggiunto il greto del Baganza per imboccare un nuovo sentiero, tracciato dai volontari del GES, sotto la guida dell’ “Ingegnere Sentierista” Rodolfo Ghiretti che, lungo la sponda sinistra del torrente, riporta alla Baita degli Alpini.
La manifestazione si è conclusa con il tradizionale tavolata conviviale preparata dalla Proloco con la collaborazione del Gruppo Alpini.
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| CASTELLO DI BIANELLO - martedì 27 novembre 2018
Castello di Bianello e lungo l’itinerario del Canale Ducale d’Enza
Il meteo un po’ imbronciato, ma dopo tutto magnanimo, non ha scoraggiato gli oltre venti partecipanti a questa interessante escursione con risvolti storici e naturalistici. Riuniti sul piazzale antistante la Parrocchiale di Quattro Castella, gli escursionisti sono stati accolti dall’Assessore, alla cultura e ai beni storici del Comune, Dr. Danilo Morini. La nostra guida ci ha dapprima portati su di una terrazza panoramica del Castello di Bianello, dalla quale si potevano individuare le “quattro castella”: Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane. Ha poi menzionato in sintesi, i vari passaggi di proprietà del maniero che, da fortezza militare è diventato dimora signorile. Dai casati storici come i Canossa, nel 1881 è subentrata la famiglia genovese dei Bacigalupo, per essere ceduta alla famiglia Cantarelli di Parma e infine al Comune di Canossa. Da sottolineare il comportamento signorile degli ultimi proprietari, che non hanno depredato il castello di tutti gli arredi, come spesso avviene, lasciando ai successori pregevoli esemplari di mobilio e pezzi di arredo come l’imponente lampadario in cristallo di Murano. Per l’occasione è stato dato accesso ai partecipanti a quasi tutti i locali del castello, dai saloni delle feste, alle sale da pranzo, alle camere da letto e poi giù sino alle cucine e alle minuscole prigioni. Quasi tutti i locali erano impreziositi da soffitti decorati a cassettoni, da splendidi affreschi o dai rudimentali graffiti dei detenuti nei sotterranei. Dopo avere ringraziato l’Assessore per la calorosa e professionale accoglienza, il gruppo del GES si è trasferito a San Polo dove, all’uscita dal paese verso Ciano, ha inizio il percorso del Canale Ducale dell’Enza. Questo canale, che prende acqua dall’omonimo fiume, ha il suo incile in corrispondenza della Traversa di Cerezzola, è lungo 6 km ed è adibito, sia a scopi irrigui, che alla produzione di energia, con una centrale idroelettrica situata a circa 3 quarti del percorso. Una diramazione, con percorso in galleria, passa sotto al letto dell’Enza per irrigare territori parmensi. Poco dopo l’inizio di questa camminata, su stradina ghiaiata lungo la valle dell’Enza, si possono ammirare poco distanti, sulla sponda sinistra il Castello e la Torre di Guardasone, contrapposti al Castello di Rossena sulla sponda destra. Di grande interesse dal punto di vista tecnico le chiaviche dell’incile, elettrocomandate a distanza e le griglie con rastrello meccanico per eliminare i detriti, in più punti del corso. Dopo il tradizionale pranzo al sacco nei pressi di Cerezzola, i partecipanti hanno fatto una breve visita al sito Archeologico Romano di Luceria a San Polo.
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| AL GIR D'LA MALIA - lunedì 22 ottobre 2018Erano almeno 183 i partecipanti alla tredicesima edizione di questa popolare camminata tra i Boschi di Carrega, organizzata dalla Pro Loco di Sala Baganza con la collaborazione del GES (Gruppo Escursionistico Salese). Una tiepida giornata ottobrina e i colori del bosco in autunno hanno fatto da cornice a questa interessante escursione nei territori dell’Arciduchessa Maria Amalia.
Riuniti nella Piazza antistante la Rocca Sanvitale i partecipanti hanno ricevuto il benvenuto a cura di Aldo Stocchi Presidente della Pro Loco e di Mauro Rodolfi Presidente del GES, seguito dalla presentazione al “popolo” dell’Arciduchessa in persona, rappresentata per questa occasione da Patrizia Arcieri della Compagnia “Della Bertesca”.
Imboccata Via Zappati e raggiunto il Casino dei Boschi dal Viale degli Inglesi, il gruppo ha fatto una prima sosta nel Piazzale antistante il Casino per ascoltare i pettegolezzi di una serva della Duchessa, agghindata con costumi dell’epoca. Attraversata la strada che porta a Talignano i partecipanti hanno raggiunto il Bagno di Maria Amalia dove la Duchessa, accompagnata da una dama del seguito, ha rivelato imbarazzanti dettagli sulle sue cavalcate nei boschi.
Un piacevole tratto nei boschi ha permesso di raggiungere ed ammirare il lago delle Navette in veste autunnale, per proseguire poi in salita per comodi sentieri sino a località La Costa, dove un oste della Duchessa ha offerto un piacevole rinfresco a base di Malvasia di Maiatico.
Superato il nucleo di La Costa con i suoi calanchi d’argilla, è iniziata la discesa verso Sala Baganza dove, nei pressi della Villa del Marchese, i partecipanti hanno potuto ispezionare, con la guida di Marco camparo in costume d’epoca, una chiusa del Canaletto di Sala che, con una deviazione, alimenta i sottostanti laghetti dei Boschi di Carrega. Con il personaggio del camparo si è conclusa la partecipazione dei figuranti: Patrizia, Gina, Federica, Marco e Paolo della brillante Compagnia della Bertesca.
Rientrati alla Rocca Sanvitale, i camminatori sono stati accolti da un’invitante e generosa tavolata a base di salumi locali, pizza e vini dei colli di Maiatico, offerta dalla Pro Loco.
Giancarlo Marusi
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| Ringraziamento Assistenza Pubblica Langhirano - venerdì 24 agosto 2018 |
| Torre di San Lorenzo - mercoledì 8 agosto 2018 |
| 25° Anniversario del Gruppo Escursionistico Salese - martedì 10 luglio 2018
Alle 05:00 eravamo già tutti riuniti, pronti a salire sul pullman per raggiungere la Valle d’ Aosta. Dopo 5 ore di viaggio eravamo là, circondati dalle montagne e da sentieri, tra i quali c’era anche quello che abbiamo preso. Muniti dei nostri zaini, abbiamo iniziato a percorrere un sentiero immerso nel bosco, dopo un po’ ci siamo lasciati alle spalle gli alberi e abbiamo proseguito nel prato, dove abbiamo potuto ammirare le altevette circostanti. Dopo 4 ore di camminata eravamo finalmente giunti al rifugio Vittorio Sella, dove abbiamo posato gli zaini nelle camerate e siamo subito andati fuori a goderci lo stupendo paesaggio. Guardandoci attorno abbiamo notato una marmotta e un camoscio girovagava attorno al rifugio. Dopo 30 minuti siamo ripartiti per andare a vedere un laghetto. Era bellissimo, l’acqua era trattenuta da massi ed era limpidissima. Tornati in dietro ci siamo preparati per andare a mangiare. A tavola si stava bene e il cibo era buonissimo. Dopo mangiato è arrivato il momento della torta per festeggiare il venticinquesimo del GES. Usciti dal rifugio nel prato accanto si potevano vedere un branco di stambecchi e nella montagna accanto un branco di camosci. La mattina ci siamo svegliati presto, pronti per tornare in paese e raggiungere il pullman, siamo andati a Cogne, dove abbiamo mangiato e fatto un giro. Dopo di che siamo andati alle cascate di Lillaz e lì abbiamo fatto una passeggiata panoramica. Infine purtroppo siamo dovuti tornare a casa.
E’ STATO UN GIRO SUPERBELLO E SUPERDIVERTENTE !!!!!!
W IL GES !!!!!!
Thomas Arcari 11 anni e Asia Arcari 10 anni
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| IL GIGANTE BUONO - giovedì 14 giugno 2018
Così vogliamo ricordare “Il Gigante Buono”.
Se ne è andato Antonio, nostro grande e generoso amico, compagno di tante vette.
Ha raggiunto le sue amate e sognate cime, la montagna se l’è preso per sempre.
Nelle escursioni di gruppo non c’era cima che nel suo intimo non volesse raggiungere, per contemplare in solitudine gli spazi immensi, la natura incontaminata, il cielo, le nuvole. Non sappiamo dove volasse il suo spirito libero, forse lontano……….si perdeva nell’immensità.
Partecipava sempre disponibile al fianco degli ultimi, poiché nel suo grande animo la montagna doveva essere per tutti e a tutti riusciva a trasmettere la sua gioia e la sua sicurezza.
L’immagine che rimane di lui in tutti noi è di un uomo nobile, prodigo di sorrisi, amante delle cose semplici, ma dotato di raro spessore e di grande umanità.
Antonio, la tua amicizia è stata per noi un grande privilegio……...ci piace pensarti lassù, molto in alto, lontano da noi, ma sempre vicino con il tuo adorato sorriso.
Gli Amici del GES
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| 17° trekking Renzo Re - lunedì 4 giugno 201817° Trekking Renzo Re
Questa tradizionale camminata, organizzata dal GES di Sala Baganza, ha raccolto anche quest’anno un buon numero di partecipanti. Erano un’ottantina i camminatori che in località Solvara, presso la confluenza del rio omonimo con lo Scodogna, si sono avviati sui colli sovrastanti il versante destro della valle di quest’ultimo corso d’acqua. Prima breve sosta presso i ruderi di Roncazzolo, seguita dal rustico di case Invarano, per raggiungere infine il panoramico colle del Grifone. Ben visibile verso Sud l’abitato di Neviano dei Rossi e in lontananza, l’imponente rupe ofiolitica del Prinzera. Una ripida discesa ha riportato i partecipanti al Buco della Volpe e superato il ponte sul Rio Scodogna, sono risaliti sul crinale nei pressi di Case Lori.
Ancora un breve tratto di crinale, odoroso di ginestre in piena fioritura, sino alle Coste di Cafragna, per ridiscendere su comoda strada a livello dello Scodogna e in breve al punto di partenza. I soci del GES, i tradizionali simpatizzanti del sodalizio e alcuni nuovi adepti si sono riuniti, presso il campo sportivo di Sala, per concludere la manifestazione con un ottimo pranzo conviviale, grazie anche al supporto della Proloco di Sala Baganza.
MARUSI GIANCARLO
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| Lizza dei Tavolini - mercoledì 30 maggio 2018Monte Corchia e Lizza dei Tavolini
Questo magnifico percorso, con un dislivello di 1150m. e impegnativi passaggi su roccia, ha imposto una selezione dei partecipanti. Partiti da Levigliani 580m., il gruppo ha ben presto abbandonato la strada che conduce al Passo Croce, per imboccare una carrareccia nel bosco di faggio e castagno. Dopo aver guadato un affluente del Rio Canale, gli escursionisti si sono concessi una breve pausa presso i ruderi di Cà Sellara.
Sempre tra un intrico di vegetazione e rari segnavia gialli hanno poi raggiunto il Fosso Permeccio, dove inizia la via di lizza. Un lungo tubo di ferro servirà ai partecipanti da guida e sostegno, nei passaggi più impegnativi, lungo tutta la via. Quando i bastioni del Corchia sembrano impedire un ulteriore progresso verso l’alto, una larga cengia porta alla base dei bastioni, dove gli antichi cavatori hanno scavato un ardito tunnel lungo circa 150, con una sezione sufficiente a far passare i blocchi di marmo. Dopo aver ammirato questo gioiello di archeologia industriale, i nostri hanno dovuto superare un altro tratto del ripido pendio che porta al Colle del Rondinaio. Sosta al colle per un breve spuntino, prima di attaccare gli ultimi 350 m. che separano il Rondinaio dalla vetta. La cima del Corchia 1677m. è un magnifico balcone sulla Alpi Apuane, sul mare della Versilia e sulla sottostante Garfagnana. Il percorso di ritorno dei componenti del gruppo GES ha toccato il confortevole Rifugio Del Freo presso la Foce di Mosceta, il Passo dell’Alpino e l’ingresso dell’Antro del Corchia da dove, con breve tratto su asfalto, si rientra a Levigliani.
MARUSI GIANCARLO |
| TREKKING COSTIERA AMALFITANA - lunedì 21 maggio 2018
Si parte e si ritorna, ma negli occhi rimangono i colori, i paesaggi, gli scorci, i monumenti…
Nel naso i profumi le fragranze dei fiori, delle piante, dei limoni…
Nelle orecchie le storie legate al luogo, le risate , il mescolio dei dialetti….
Nelle ginocchia un po’ di peso…. Ma che glutei!!!!
Per chi come me non c’era mai stato tutto ciò sprigiona la voglia di ritornare per ordinare i ricordi, approfondire , consolidare.
Bello tutto veramente bello.
Di Amalfi mi ha colpito la storia: intercultura concreta, pacifica… al tempo del Medioevo!!!!
Di Positano mi ha colpito la mescolanza di lingue, il potere del soldo… noi stranieri a Positano…
Di Ercolano la capacità architettonica dei Romani e la loro impotenza davanti agli eventi naturali… qui trecento corpi!!!!
La cosa più bella ?
Il sorriso, l’accoglienza, il farti sentire a casa, protetto e coccolato di CRISTINA, ANTONIO e SERGIO.
Giaco
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| CAMMINATA A.N.D.O.S. - martedì 15 maggio 2018A tutti gli AMICI di GES Sala Baganza
A.N.D.O.S. onlus è una delle più importanti realtà nazionali che si battono per assicurare il massimo in termini di eccellenza delle cure e qualità della vita alle donne ammalate di tumore del seno. Anche nella nostra città è presente un Comitato, A.N.D.O.S. Parma, nato nel 2007. Si tratta di una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS). Rep.n. 34227 - Rac.n. 4765 - Reg.to Roma - Notaio Franco Lupo. Iscritta nel Registro Provinciale Volontariato n.408/SN dal 23.01.2009 e nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato
La principale finalità di A.N.D.O.S. Parma è quella di offrire alle donne operate al seno un’assistenza specifica per aiutarle a superare i traumi legati a questa patologia.
A.N.D.O.S. Parma è costituita, tra gli altri, anche da volontarie che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della malattia e dell’intervento chirurgico; queste sono pertanto fortemente motivate all’aiuto nei confronti delle donne ammalate, di cui conoscono i bisogni e le sofferenze e dalle quali sono riconosciute come interlocutore privilegiato. Fanno parte di A.N.D.O.S. Parma e lavorano con noi anche molte persone non operate al seno ma ugualmente sensibili a questo problema. Tutti i volontari A.N.D.O.S. Parma svolgono un servizio assolutamente gratuito ed i medici percepiscono solo un gettone di presenza.
La donna ammalata o già guarita deve essere adeguatamente sostenuta sul piano psicologico; per questo nella nostra sede operano gratuitamente psicologhe adeguatamente formate.
D’altra parte A.N.D.O.S. Parma, come comitato pilota – unico in Italia, da alcuni anni ha fatto suo il concetto che considera la diagnosi precoce come la prima forma di cura per la Donna ammalata di tumore al seno. E’ infatti da tempo dimostrato che, nonostante l’enorme progresso nelle cure, l'arma in più per vincere la lotta contro questa patologia sia proprio la diagnosi precoce. Tutto il mondo scientifico lo ribadisce continuamente e, compito di un’associazione come la nostra è quello di portarlo quanto possibile all’attenzione di tutte le Donne. Infatti, poter ad esempio intervenire chirurgicamente a seguito di una diagnosi precocissima può significare che non ci sarà bisogno di fare nemmeno trattamenti medici adiuvanti. Intervenendo con una chirurgia estremamente limitata e in una situazione nella quale molto probabilmente non ci sono metastasi relative ai linfonodi ascellari si riesce a ottenere una prognosi assolutamente positiva, che si avvicina quasi al 100%. Se si scopre un tumore di un centimetro senza neoplasie ascellari si riesce a intervenire con un intervento minimo con elevatissima possibilità di poter essere guarite. Inoltre, la diagnosi precoce é sempre fondamentale, anche per le forme di tumore apparentemente più banali, meno aggressive.
In quest’ottica noi parliamo sempre di Controllo senologico e non di una semplice visita. Questo infatti comporta l’accoglienza da parte di una nostra volontaria appositamente formata, della Donna (a partire dai 25 anni – 20 in caso di famigliarità, senza limite superiore), cui segue la visita fatta da un professionista esperto completa di esame ecografico.
Tutto questo anche per iniziare ad esorcizzare quelle “brutte” parola che sono cancro e tumore, fino a poco tempo fa vero e proprio tabù, come se ci si dovesse vergognare di avere un problema di questo tipo. Non più vocaboli alternativi. Comprendere che oggi la medicina ha fatto passi da gigante e che di cancro ci si può ammalare ma anche guarire e tornare a condurre una vita assolutamente normale! E’ questo un obbiettivo importante ma assolutamente raggiungibile.
A.N.D.O.S. Parma intende anche agire da stimolo sulle Istituzioni (evitando ovviamente sovrapposizioni e/o contrasti, anzi cercando la massima collaborazione anche con altre associazioni) con lo scopo preciso di affrontare e risolvere i problemi ancora a irrisolti relativi a diagnosi, terapia e riabilitazione concernenti questa patologia.
Per tutto quanto detto, siamo onorati e profondamente grati per il sostegno che, per il secondo anno consecutivo, avete dato ad A.N.D.O.S. Parma e a GES Sala Baganza per organizzare al meglio la Camminata del 13 maggio 2018 tra le colline di Talignano e Segalara. Il ricavato pari ad € 280,00 è stato interamente devoluto ad A.N.D.O.S. Parma per il sostegno alla nostra attività a favore di tutte le Donne.
Un semplice grazie è davvero molto poco, ma è tutto quello che possiamo darvi unitamente alla consapevolezza di dovere continuare perseguire i nostri obbiettivi con sempre maggiori stimoli e motivazioni e grande senso di responsabilità
Con stima e riconoscenza
( Presidente ANDOS Parma onlus )
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| Francigena Aulla Sarzana - mercoledì 9 maggio 2018
All'insegna di una calda giornata di primavera il Gruppo Escursionistico Salese ha percorso la tappa della Francigena che collega Aulla a Sarzana, la cosidetta variante alta al percorso di Santo Stefano Magra.
L'escursione ha preso il via dall'arrivo dell'anno scorso: la storica Abbazia di San Caprasio, nel centro storico di Aulla.
Dopo l'irrinunciabile foto di gruppo, attraverso i vicoli della cittadina abbiamo guadagnato l'irto sentiero che porta verso Bibola, borgo medievale con il suo diroccato castello. Il sentiero si snoda attraverso boschi rivelando spesso scorci panoramici sulla valle che ospita Aulla e la sua fortezza.
Una breve deviazione ci ha consentito di visitare Bibola e la sua chiesetta dove abbiamo potuto timbrare le nostre credenziali.
In un'alternanza di ripide salite e falsopiani raggiungiamo il nostro spartiacque, il bivio di Quattrostrade, da cui svalichiamo verso la Lunigiana ed il mare; infatti, poco oltre, in vista del paese di Ponzano Superiore, appare, per la prima volta sulla Francigena, il mare con il Golfo di La Spezia.
Ormai abbiamo percorso più della metà del nostro itinerario e, sotto il sole cocente del mezzodì, consumiamo il nostro pranzo al sacco sul belvedere di Ponzano.
In breve raggiungiamo l'area archeologica della Brina, da cui si vede già la periferia di Sarzana.
La vicinanza alla meta e la calura ci mettono le ali ai piedi e non ci attardiamo molto nella visita del sito che pure merita sia dal punto di vista storico che naturalistico.
Dopo una ripida discesa raggiungiamo la nuova ciclabile che costeggiando il Canale Lunense ci conduce, al riparo dal traffico e regalandoci scorci suggestivi, nel centro di Sarzana.
Chi si ristora, chi approfitta per visitare il bel centro storico e la cattedrale, chi raccoglie l'ultimo timbro per la credenziale, ognuno a modo suo si gode la soddisfazione per l'impresa appena portata a termine...e tutti vanno già col pensiero alla prossima tappa.
MONICA BERNI
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| Sarmato, il Po e la Val Tidone - domenica 15 aprile 2018 |
| Francigena di casa nostra - lunedì 26 marzo 2018da Collecchio a Fornovo
24 Aprile 2018
Questo interessante itinerario proposto dal GES è una delle varianti al percorso, storicamente documentato, dell’Arcivescovo Sigerico. Il cammino tocca la Pieve di Vicofertile per raggiungere Collecchio, la Pieve di Talignano e Fornovo e ricollegarsi alla via di Sigerico poco sotto Respiccio.
Una cinquantina di pellegrini si sono ritrovati, all’inizio della strada del Conventino, per risalire lungo i Boschi di Carrega, dove hanno potuto ammirare il Laghi della Svizzera e della Grotta rifocillati d’acqua, dopo che la siccità dell’estate scorsa li aveva quasi prosciugati. E’ grazie al lavoro dei volontari del GES, che hanno ripristinato le condotte d’alimentazione dei laghi, che quest’ultimi sono tornati in vita. Dopo una breve sosta al Centro Parco Levati, il folto gruppo è risalito alla Pieve di Talignano accolti dalla Dottoressa Patrizia Ronchini, storica guida e custode della Pieve di San Biagio. Di particolare interesse per i partecipanti le travagliate vicende della lunetta del 1200, raffigurante la psicostasi (pesatura delle anime), rimossa dal Vescovo, finita in oblio e fortunatamente recuperata e ricollocata sul portale dall’indimenticato parroco Don Ferruccio Botti. Ripresa la marcia in salita sino a Segalara i pellegrini hanno percorso il crinale che divide la valle del Rio Scodogna dal versante del Taro, toccando gli abitati di Fornace e La Costa per raggiungere il Monte delle Vigne. Da qui il percorso prosegue sulla cresta di selvaggi calanchi, tra un tripudio di ginestre e stupendi panorami verso la Valle del Taro, dove spiccano la cima ofiolitica del Monte Prinzera e i colli che sovrastano il Rio Scodogna. Dopo una breve sosta per il pranzo al sacco, i camminatori sono ridiscesi sino a raggiungere il Rio Riccò per risalire all’abitato di Spagnano. Ritrovato l’asfalto della strada di Spagnano, poco trafficata, i pellegrini hanno raggiunto il Monte Croce, storico belvedere sopra Fornovo, con il ponte sul Taro e la Pieve dell’Assunta. La Dottoressa Donatella Canali ha gentilmente accolto l’invito del GES a fare da guida e da cicerone ai partecipanti. Dall’alto del belvedere, dopo avere citato la storica Battaglia di Fornovo del 1495 tra l’esercito di Carlo VIII di Francia e la Lega Antifrancese, la studiosa ha ricordato la Sacca di Fornovo, sanguinoso evento dell’Aprile 1945, che ha visto opporsi partigiani e truppe brasiliane ai nazifascisti in ritirata. L’escursione si è conclusa sul sagrato della Pieve dell’Assunta, di origine longobarda dell’ottavo secolo, illustrata con dovizia di particolari dalla succitata Dottoressa.
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| RIPRISTINO CANALETTO CARREGA - venerdì 23 marzo 2018
Con il G.E.S. sistemato lo storico reticolo idrografico nel Parco Boschi di Carrega
Costruito dalla famiglia Carrega a scopo irriguo ed a servizio dei laghetti
(Langhirano, 23 Marzo 2018) - In collaborazione con il Gruppo Escursionistico Salese (GES Sala Baganza), con cui è attiva una convenzione per la promozione e manutenzione della rete escursionistica nel territorio del Parco Regionale Boschi di Carrega, nelle settimane scorse si è proceduto ad un intervento di riempimento del bacino del Lago della Grotta, che a seguito della grande siccità dello scorsa estate si era prosciugato.
Attraverso l'utilizzo del "Canaletto di Sala", antico sistema di raccolta e distribuzione ad uso irriguo, le acque captate dal torrente Baganza, a Sud di S. Vitale Baganza, vengono convogliate in un complesso e ramificato sistema di canalizzazioni, che attraversano il territorio del Parco e riempiono i Laghi della Grotta e della Svizzera, bacini artificiali costruiti all'inizio del '900 dalla famiglia dei principi Carrega a scopo irriguo e paesaggistico.
I volontari del Ges hanno pulito e rimesso in funzione il tratto di Canaletto che da Via Olma arriva al Lago della Luce dove inizia la condotta in ghisa che alimenta prima la centralina della Dinamo, utilizzata nei primi del '900 per la produzione di energia elettrica per il Casino dei Boschi, e in seguito con il Rio Buca Pelosa affluisce al Lago della Grotta.
L'intervento del GES è per noi molto significativo dal punto di vista storico-testimoniale oltre che di valorizzazione paesaggistica e della fruizione del Parco– commenta il Presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali.
Un ulteriore dimostrazione della capacità dell'Ente Parco - prosegue Maggiali – di collaborare fattivamente con le realtà associative e di volontariato locali che dimostrino vivacità di intenti e interesse per il territorio. Proprio per queste caratteristiche il GES continua a rappresentare per noi un esempio particolarmente virtuoso.
Ringrazio i volontari del GES per l'intensa attività svolta e apprezzo il loro impegno per un recupero filologico dei manufatti a cui i miei antenati prestarono sempre grande attenzione cercando di garantirne al contempo la massima funzionalità e la migliore integrazione con il contesto – fa sapere il Dott. Raffaele Carrega Bertolini, proprietario di terreni e della Villa Cassino dei Boschi.
Grazie alla positiva collaborazione tra Enti locali e realtà associative è possibile realizzare obiettivi significativi anche per il grande patrimonio storico-culturale del Casino dei Boschi - dice Aldo Spina, Sindaco di Sala Baganza.
Il consolidamento delle sinergie tra diversi soggetti è davvero un segnale positivo - prosegue Spina – ed è di buon auspicio per la prosecuzione del percorso intrapreso per la valorizzazione del complesso monumentale dei Boschi di Carrega. |
| Classifiche Winter Trail del Ducato - domenica 14 gennaio 2018 |
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